Il tardivo pentimento

10.11.2023

Stanno facendo scalpore le parole dell epidemiologo Martin Kulldorff che ha denunciato un "sistema censorio" riguardo il Covid.
"Gran parte dei colleghi epidemiologi - dice Martin Kulldorff - erano contro i lockdown ma hanno taciuto per paura di perdere i finanziamenti o di non fare carriera. Anthony Fauci gestiva fondi immensi e chiunque facesse ricerca non poteva contraddirlo"
Il sistema è cosi da anni e non ha avuto inizio di certo con il covid.
Chi lo scopre solo ora è perchè ha sempre voluto tenere la testa sotto la sabbia, approcciando alla scienza come una religione, preferendo il credere al sapere.
Tutto il "mondo scientifico" (non solo quello medico) è coinvolto.
Tutto, dalla A alla Z, dall'Archeologia alla Zoologia, passando per l'Astronomia, la Biologia Chimica, la Fisica, la Geologia ecc.
Non è possibile uscire dalle teorie prevalenti se non quando un nuovo paradigma può portare beneficio al sistema di potere. La scienza non procede quindi in modo oggettivo e lineare.
L'oggettività del metodo scientifico è relegato in un angolo, tra crisi di riproducibilità e opinioni personali elevate al rango di verità scientifiche.
Quando, anni or sono, scrivevo di questo (nel mio blog e succesivamente, in modo più specifico, anche nel mio ultimo lavoro editoriale) segnalando come il problema si sarebbe ripercosso su tutta la società (perchè la nostra società si basa su scienza e tecnologia ma nessuno capisce nulla di scienze e tecnologia) nessuno si è interessato.
Ora che i buoi sono fuori dalla stalla e il danno è stato fatto, si scopre l'acqua calda, ci si sorprende di come la scienza (e gran parte delle "conoscenze" che da essa derivano), non sia oggettiva e ci si indigna ascoltando le parole di chi in quel sistema ci viveva e faceva finta di non vedere, che oggi punta il dito su altri, sentendo su di se il peso di decenni di comportamenti omertosi o conniventi e, forse la responsabilità della morte di migliaia di persone.
Meglio tardi che mai, dirà qualcuno, ma il fatto di non voler sapere e infilare la testa sotto la sabbia e per poi piangere lacrime di coccodrillo scaricando le responsabilità su altri, è un qualcosa di molto più diffuso di quanto si possa pensare, soprattutto tra i comuni cittadini.

Approfondimenti qui

Stefano Nasetti

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Il mondo sta evolvendo rapidamente. L'opinione pubblica viene messa al corrente delle evoluzione tecnologiche solo quando chi le ha sviluppato e ne detiene il controllo, decide di farlo sapere. Spesso ciò avviene quando la conoscenza dell'esistenza di tali tecnologie è conveniente, sia sotto il profilo economico, sia sotto quello del controllo...

Da almeno 10 anni le persone comuni hanno ormai familiarizzato con parole e concetti prima riservate soli addetti ai lavori del settore informatico e tecnologico. Parole come "algoritmi" e "Intelligenza artificiale" sono ormai diventati di pubblico dominio, chi non ne ha mai sentito parlare? Chi oggi, non ne ha mai fatto uso, in modo più o meno...

Guardandosi attorno, giorno dopo giorno, in molti si stanno accorgendo finalmente, della simultanea presenza di un insieme di fattori che fanno emergere una realtà inequivocabile.

Stanno facendo scalpore le parole dell epidemiologo Martin Kulldorff che ha denunciato un "sistema censorio" riguardo il Covid.
"Gran parte dei colleghi epidemiologi - dice Martin Kulldorff - erano contro i lockdown ma hanno taciuto per paura di perdere i finanziamenti o di non fare carriera. Anthony Fauci gestiva fondi immensi e chiunque facesse...

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