Lo Stato che non c'è

10.11.2023

Guardandosi attorno, giorno dopo giorno, in molti si stanno accorgendo finalmente, della simultanea presenza di un insieme di fattori che fanno emergere una realtà inequivocabile.

  • Criminalità in aumento con interi quartieri che la notte diventano impraticabili per il comune cittadino.
  • "Forze dell'ordine" sempre meno in grado di garantire una sicurezza anche minima e/o che sono invece impiegate per opprimere e reprimere gli onesti cittadini.
  • Militari incapaci di presidiare le frontiere e le coste, per fronteggiare le invasioni di clandestini.
  • Territorio urbano ed extraurbano sempre più lasciato all'incuria, con enti locali che non provvedono la manutenzione ordinaria e straordinaria d'impianti fognari, tombini, argini e letti dei fiumi, che poi causano allagamenti, danni e morti (incolpando poi il "cambiamento climatico").
  • Strade fatiscenti e piene di buche, guardrail improbabili e ponti e gallerie senza manutenzione che causano giornalmente decine d'incidenti automobilistici, spesso fatali.
  • Popolazioni d'intere aree lasciate a se stesse, senza alcun aiuto concreto, dopo "calamità naturali" dettate esclusivamente dalle negligenze degli enti pubblici.
  • Rete idrica pubblica che perde oltre il 40% dell'acqua immessa.
  • Servizi ospedalieri sempre più scadenti, con attrezzature non funzionanti, con liste di attesa interminabili e personale sempre meno preparato e sempre più disumano.
  • Reparti di Vigili del Fuoco sempre più sotto organico e mal equipaggiati, che cercano di barcamenarsi con turni massacranti per supplire alle carenze, causate (così come nel caso del personale ospedaliero, scolastico, e dei trasporti pubblici) dall'allontanamento del personale migliore, umano e pensante, reo di non essersi prostituito alla mortifera inoculazione di Stato.
  • Scuole che cadono letteralmente a pezzi, prive di certificati antisismici se non addirittura di certificati di agibilità, antincendio, ecc., con personale docente e non, sempre meno preparato che pensa esclusivamente a terminare i programmi ministeriali e non a formare cittadini pensanti.
  • Mezzi di trasporto pubblico sempre più fatiscenti, sporchi, affollati, perennemente in ritardo e che prendono fuoco, mentre il prezzo dei biglietti continua ad aumentare.
  • Processi infiniti con giustizia sempre più disuguale a causa dell'ormai conclamata politicizzazione della Magistratura.
  • Garanzia della pena per i colpevoli di reato: zero!

E potrei continuare ...

Nel frattempo l'inflazione aumenta a causa dell'aumento dell'energia dettato da scelte di politica estera assurde, che nulla hanno a che fare con l'interesse dei cittadini.

E mentre le pensioni si riducono (si sta pensando di introdurre nuovi metodi di calcolo legati alla presunta aspettativa di vita dei singoli cittadini), si continua ad aumentare l'età pensionabile.

Risultato di tutto: popolazione in povertà quadruplicata negli ultimi anni.

Ci dicono che tutto questo è dovuto alla mancanza di risorse economico-fianziarie, ma questa è solo una scusa propagandistica.

La realtà è che lo Stato è assente, semplicemente perché l'Italia è morta.

La Repubblica italiana è finita da un pezzo. Le Istituzioni non sono più in grado di garantire alcun servizio (benché meno diritti fondamentali, che anzi sempre più frequentemente sono proprio loro a non riconoscere e ledere) perché ormai simulacri di uno Stato fantoccio (poiché ormai spogliato di ogni sovranità, legislativa, economica, finanziaria, monetaria, territoriale, ecc.) nelle mani di USA, UE, BCE e lobby economiche finanziarie.

Uno "Stato zombi", che non c'è, ed esiste ancora solo formalmente e non concretamente, anche se ciò che ne è rimasto sembra muoversi. Il movimento però è dovuto solo ai fili legati ai suoi arti, che vengono tirati da chi da decenni, dall'estero, controlla il nostro Paese, e lo fa muovere solo ed esclusivamente in funzione dei propri personali interessi.

E mentre qualcuno si accanisce sulla carcassa del Paese, cercando di rianimarlo con riforme costituzionali che rischiano di stravolgere, anche formalmente, l'ordine democratico, aprendo la porta a possibili ulteriori abusi in senso autoritario, nessuno (o in pochissimi) si è reso conto che la morte è stata determinata dal fatto che la cittadinanza tutta, non si riconosce più nei valori costituzionali inalienabili e inderogabili.

Ne abbiamo avuta incontrovertibile evidenza negli ultimi anni, in cui di fronte agli abusi e ai crimini di Stato, in pochissimi si sono realmente mossi a difesa dei diritti e dei valori. La maggioranza di quella minoranza che ha protestato l'ha fatto a difesa dei propri interessi, mentre la maggioranza della popolazione ha ormai in modo conclamato, rinnegato i principi umani e democratici e ha abbracciato l'autoritarismo.

Per poter ripartire non si può prescindere da questa evidenza, perché per ricostruire un Paese libero e democratico, è necessario che il patto sociale che lega i suoi cittadini gli uni agli altri (cioè la Costituzione e i valori in essa contenuti) sia da tutti nuovamente considerata qualcosa di sacro, immutabile, inalienabile.

Smettiamola con scuse di comodo e scarichi di responsabilità! Smettiamola di lamentarci, dicendo che lo Stato ci ha lasciato soli!

È la maggioranza dei cittadini che ha lasciato la società civile e lo Stato (quello umano e democratico)!

A oggi lo Stato non c'è, ma non semplicemente perché "forze oscure e maligne" hanno complottato contro l'Italia (e il mondo intero) come molti vogliono credere, ma soprattutto perché non ci sono più i suoi cittadini a difendere le Costituzioni e i valori in essa contenuti.

Basta chiacchiere e lamentele. Combattere concretamente per la democrazia e i diritti umani è il dovere di chiunque ancora osi definirsi essere umano. Ciò va fatto concretamente, giorno per giorno, con i fatti e non a parole, rifiutandosi di assecondare disposizioni e ordini nazisti, totalitaristi e disumani impartiti dai "pupazzi politici o politicizzati" che occupano le sedi istituzionali.

Se gli Stati hanno dichiarato guerra ai cittadini, sta a questi ultimi unirsi e "combattere" realmente gli stati disobbedendo civilmente, altrimenti si è morti o "zombi" come sono appunto sono oggi gli Stati. Ma se si è "vivi" la lotta è l'unica strada.

Stefano Nasetti

© Tutti i diritti riservati. E' vietata la riproduzione, anche solo parziale dei contenuti di questo articolo, senza il consenso scritto dell'autore

Guardandosi attorno, giorno dopo giorno, in molti si stanno accorgendo finalmente, della simultanea presenza di un insieme di fattori che fanno emergere una realtà inequivocabile.

Stanno facendo scalpore le parole dell epidemiologo Martin Kulldorff che ha denunciato un "sistema censorio" riguardo il Covid.
"Gran parte dei colleghi epidemiologi - dice Martin Kulldorff - erano contro i lockdown ma hanno taciuto per paura di perdere i finanziamenti o di non fare carriera. Anthony Fauci gestiva fondi immensi e chiunque facesse...

Novembre 2023. Ancora oggi in molti s'interrogano su come sia stato possibile che milioni di persone nel nostro Paese in particolare (e nel mondo in generale), abbiano assunto, in questi ultimi tre anni, comportamenti discriminatori, disumani, complici e addirittura compiacenti di questi ultimi, che possono essere tranquillamente paragonati a...

Esistono dei concetti giuridici che dovrebbero essere di pubblico dominio, e quindi conosciuti da tutti, che sono invece spesso trattati o discussi, dando per scontato che chiunque ne abbia compreso l'importanza. Tutti infatti, nella vita quotidiana, commentando una notizia sentita alla radio, in televisione o letta sui giornali o sui social, si...

Errore di Sistema - Il Blog
Tutti i diritti riservati 2023
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia