Lo Stato che non c'è
Guardandosi attorno, giorno dopo giorno, in molti si stanno accorgendo finalmente, della simultanea presenza di un insieme di fattori che fanno emergere una realtà inequivocabile.
"Viviamo in una democrazia apparente, in cui la libertà è forse soltanto un'illusione della nostra mente"(Cit. Stefano Nasetti).
Emergenza sanitaria, emergenza climatica, emergenza
immigrazione, emergenza criminalità, crisi economica, crisi energetica, crisi alimentare, crisi umanitaria, disoccupazione, progetti
di norme limitative delle libertà umane e democratiche.
Il Sistema ci vuole spaventi per far leva sulle nostre paure.
Disoccupazione, lavoro precario, salari bassi, inflazione. Il Sistema ci vuole poveri per minare la nostra autonomia.
Pubblicità per aumentare desideri fittizi, promozione del consumismo, e
dell'ideologia usa e getta, obsolescenza programmata, promozione degli acquisti
a debito (o rate).
Il Sistema ci vuole indebitati e quindi ricattabili.
Ideologia "gender", ideologia LGBTQ, propaganda politica,
mistificazione della realtà, disinformazione.
Il Sistema ci vuole confusi e quindi manipolabili.
Distinzione della popolazione in fasce economiche, in categorie lavorative, in aree
territoriali, in "obbedienti" e "non".
Il Sistema ci vuole divisi e quindi facilmente "gestibili".
Distruzione della famiglia, promozione della promiscuità, distruzione dei
valori tradizionali e delle identità nazionali, promozione della mescolanza
delle etnie.
Il Sistema ci vuole senza identità e quindi anonimi e
"intercambiabili".
Promozione dell'apparire anziché dell'essere, del conformismo e della continua
ricerca alla popolarità e al consenso sociale.
Il Sistema ci vuole timorosi dei giudizi degli altri e omologati.
Distruzione della cultura fondata sulla comprensione e sulla veridicità dei
fatti, promozione della cultura mnemonica fondata sul credo e sulla fiducia
verso la fonte, annichilimento del pensiero critico, promozione del pensiero
unico.
Il Sistema ci vuole ignoranti e quindi facilmente ingannabili.
Non essere d'accordo con questa politica, non lasciarsi spaventare, non accettare di compromettere la propria autonomia, non lasciarsi ricattare, non lasciarsi confondere e manipolare, non lasciarsi dividere, riconoscersi nei valori delle sue origini, preferire il sapere e capire al credere e non lasciarsi confondere e sapere chi si è, non temere il giudizio sociale, non conformarsi, insomma:
"In un mondo dominato dal pensiero unico, pensarla in modo differente, vuole dire essere un Errore di Sistema"- (Cit. StefanoNasetti).
Sii anche tu l'Errore di questo marcio Sistema.
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