Lo Stato che non c'è
Guardandosi attorno, giorno dopo giorno, in molti si stanno accorgendo finalmente, della simultanea presenza di un insieme di fattori che fanno emergere una realtà inequivocabile.
Guardandosi attorno, giorno dopo giorno, in molti si stanno accorgendo finalmente, della simultanea presenza di un insieme di fattori che fanno emergere una realtà inequivocabile.
E potrei continuare ...
Nel frattempo l'inflazione aumenta a causa dell'aumento dell'energia dettato da scelte di politica estera assurde, che nulla hanno a che fare con l'interesse dei cittadini.
E mentre le pensioni si riducono (si sta pensando di introdurre nuovi metodi di calcolo legati alla presunta aspettativa di vita dei singoli cittadini), si continua ad aumentare l'età pensionabile.
Risultato di tutto: popolazione in povertà quadruplicata negli ultimi anni.
Ci dicono che tutto questo è dovuto alla mancanza di risorse economico-fianziarie, ma questa è solo una scusa propagandistica.
La realtà è che lo Stato è assente, semplicemente perché l'Italia è morta.
La Repubblica italiana è finita da un pezzo. Le Istituzioni non sono più in grado di garantire alcun servizio (benché meno diritti fondamentali, che anzi sempre più frequentemente sono proprio loro a non riconoscere e ledere) perché ormai simulacri di uno Stato fantoccio (poiché ormai spogliato di ogni sovranità, legislativa, economica, finanziaria, monetaria, territoriale, ecc.) nelle mani di USA, UE, BCE e lobby economiche finanziarie.
Uno "Stato zombi", che non c'è, ed esiste ancora solo formalmente e non concretamente, anche se ciò che ne è rimasto sembra muoversi. Il movimento però è dovuto solo ai fili legati ai suoi arti, che vengono tirati da chi da decenni, dall'estero, controlla il nostro Paese, e lo fa muovere solo ed esclusivamente in funzione dei propri personali interessi.
E mentre qualcuno si accanisce sulla carcassa del Paese, cercando di rianimarlo con riforme costituzionali che rischiano di stravolgere, anche formalmente, l'ordine democratico, aprendo la porta a possibili ulteriori abusi in senso autoritario, nessuno (o in pochissimi) si è reso conto che la morte è stata determinata dal fatto che la cittadinanza tutta, non si riconosce più nei valori costituzionali inalienabili e inderogabili.
Ne abbiamo avuta incontrovertibile evidenza negli ultimi anni, in cui di fronte agli abusi e ai crimini di Stato, in pochissimi si sono realmente mossi a difesa dei diritti e dei valori. La maggioranza di quella minoranza che ha protestato l'ha fatto a difesa dei propri interessi, mentre la maggioranza della popolazione ha ormai in modo conclamato, rinnegato i principi umani e democratici e ha abbracciato l'autoritarismo.
Per poter ripartire non si può prescindere da questa evidenza, perché per ricostruire un Paese libero e democratico, è necessario che il patto sociale che lega i suoi cittadini gli uni agli altri (cioè la Costituzione e i valori in essa contenuti) sia da tutti nuovamente considerata qualcosa di sacro, immutabile, inalienabile.
Smettiamola con scuse di comodo e scarichi di responsabilità! Smettiamola di lamentarci, dicendo che lo Stato ci ha lasciato soli!
È la maggioranza dei cittadini che ha lasciato la società civile e lo Stato (quello umano e democratico)!
A oggi lo Stato non c'è, ma non semplicemente perché "forze oscure e maligne" hanno complottato contro l'Italia (e il mondo intero) come molti vogliono credere, ma soprattutto perché non ci sono più i suoi cittadini a difendere le Costituzioni e i valori in essa contenuti.
Basta chiacchiere e lamentele. Combattere concretamente per la democrazia e i diritti umani è il dovere di chiunque ancora osi definirsi essere umano. Ciò va fatto concretamente, giorno per giorno, con i fatti e non a parole, rifiutandosi di assecondare disposizioni e ordini nazisti, totalitaristi e disumani impartiti dai "pupazzi politici o politicizzati" che occupano le sedi istituzionali.
Se gli Stati hanno dichiarato guerra ai cittadini, sta a questi ultimi unirsi e "combattere" realmente gli stati disobbedendo civilmente, altrimenti si è morti o "zombi" come sono appunto sono oggi gli Stati. Ma se si è "vivi" la lotta è l'unica strada.
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