Quasi 25 anni fa, quando il web era ancora un posto "civile"
e internet sembrava poter essere uno strumento di libertà e di amplificazione
del libero pensiero, in una società che conservava ancora dei valori umani e
democratici, mi imbattei in un racconto che mi piacque molto.
Il racconto mirava a spiegare alle nuove generazioni, la
necessità di dare il giusto peso alle cose, distinguendo tra cose futili, quelle
necessarie e quelle irrinunciabili. La storia, che forse qualcuno conoscerà, ha
avuto sempre meno eco sul web (che si riempiva sempre più di cose futili), fino a quasi
scomparire totalmente, allo stesso modo di come sono gradualmente scomparsi dalla società civile e dalle vite delle successive
generazioni
i valori culturali,
i diritti umani e democratici. Il desclino ha dato così origine alla odierna società, distopica, disumana,
superficiale, frivola e ipocrita.
La storia, che voglio qui
riproporre, era più o meno questa:
"Un professore di filosofia era
in piedi davanti alla sua classe, prima della lezione, ed aveva davanti a sé
alcuni oggetti.
Quando la lezione cominciò, senza proferire parola prese da
sotto il tavolo, da cui stava tenendo la lezione, un grosso recipiente di
vetro. Il barattolo era vuoto, lo mostrò agli studenti e lo posò sul tavolo.
Poi tirò fuori una dozzina di pietre di forma irregolare e di grandi dimensioni
e, uno alla volta, le pose all'interno del recipiente, riempiendolo completamente.
Quando nessun'altra pietra poteva essere aggiunta, chiese alla classe agli
studenti se il vaso fosse pieno, ed essi annuirono.
Allora prese una scatola di
sassolini e li versò nel vaso di maionese, scuotendolo appena. I sassolini,
ovviamente, rotolarono negli spazi vuoti
fra le rocce.Il professore quindi chiese ancora se il vaso ora fosse pieno, e
tutti furono d'accordo.
Gli studenti cominciarono a ridere, quando il professore prese una
scatola di sabbia e la versò nel vaso. La sabbia riempì ogni spazio vuoto.
"Ora", disse il
professore, "voglio che voi riconosciate che questa e' la vostra vita.Le pietre sono le cose importanti
– i valori, i diritti, la libertà, la
famiglia, il partner, gli amici, la salute, i figli - anche se ogni altra cosa
dovesse mancare, e solo queste rimanere, la vostra vita sarebbe comunque piena.
I sassolini sono le altre cose
che contano, come il lavoro, la casa, la moto, l'auto. La sabbia rappresenta
qualsiasi altra cosa, le piccole cose, le cose futili.Se non metti dentro prima le
pietre, non ce le metterai mai. Se voi riempite il vaso prima con la sabbia,
non ci sarà più spazio per rocce e sassolini.
Lo stesso e' per la vostra vita;
se voi spendete tutto il vostro tempo ed
energie per le piccole cose o per le cose futili, non avrete mai spazio
per le cose veramente importanti.
Stabilite le vostre priorità, e
curate le cose che sono essenziali, irrinunciabili, il resto e' solo ciottoli e
sabbia."
Ci dicono che la popolazione mondiale
sia costituita di oltre 8 miliardi di individui. La maggioranza di essi ha
riempito e continua a riempire, la propria vita di cose futili, di sabbia.
Guardandoci intorno vediamo solo le loro impalpabili ed eteree immagini,
miraggi, sculture di sabbia che sciolgono alle prime gocce di pioggia (le
politiche progressiste e relativiste) andando a formare un arido deserto, dove
è sempre più difficile vivere, coltivare amicizie, relazioni umane autentiche
fondate sul rispetto reciproco, sui valori e sui diritti umani fondamentali.
La società di oggi e un deserto
di sabbia in cui è difficile incontrare altre persone vere, perché sono poche e
spesso isolate tra loro. Tornare a dare la giusta importanza a diritti, valori
e alle cose veramente importanti è essenziale per non continuare ad alimentare
il deserto di sabbia, e ripristinare un terreno fertile su cui coltivare la
vera umanità … o almeno ciò che ne resta.
Stefano Nasetti
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